ManiCheIntrecciano 2016

 URBINO 18 E 19 GIUGNO 2016

E’ circa un anno e mezzo che frequento  il gruppo facebook “L’arte dell’intreccio“, mi ero appassionata un paio d’anni prima a questa arte antica e intrigante riuscendo finalmente a farmi insegnare come creare un panaro da un signore gentile del paese in cui abito.

mani2016_012 mani2016_020 mani2016_021

Ma mi ero fermata a quella piccola e grande tradizione locale. Quando Giuseppe Munforte mi ha introdotto a questo gruppo e al salice, materiale principe degli intrecci, che sconoscevo completamente, ho iniziato a divertirmi e ad imparare tante cose diverse non possibili con altri materiali e impossibili senza maestri.

mani2016_021a mani2016_021b mani2016_021c

mani2016_025 mani2016_028 mani2016_028a

Il gruppo facebook fa capo all’associazione SaliceVivo, è grazie alle persone che ne fanno parte che non mi sono fermata più ad intrecciare (partecipando anche a un corso di zarzo condotto da Nico Solimano a Roma, nel 2015) ed è grazie a loro che ho conosciuto un mondo di persone che amano questo mestiere e vogliono diffonderne l’esperienza, nella condivisione generosa dei saperi, saperi che si stanno perdendo.

mani2016_032 mani2016_037 mani2016_049

mani2016_049a mani2016_049b mani2016_049c

Siamo partite dalla Sicilia io e mia figlia per partecipare a questa edizione di Mani che intrecciano, organizzata da SaliceVivo, molto onorata di essere stata invitata, e ospitata per giunta, e contenta di poter conoscere in carne e ossa le persone a cui devo tanto.
Non è facile raggiungere Urbino con i mezzi pubblici, ma ne è valsa la pena: la cornice di questo centro rinascimentale rimasto chiuso nel suo spazio (anche se le sue funzionalità sono stravolte) è incantevole e spiega la nascita proprio qui di questa associazione.

mani2016_058 mani2016_060 mani2016_060a

Sono state due magnifiche giornate, passate gomito a gomito con molti degli intrecciatori che conoscevo solo telematicamente, provenienti da molte parti di Italia, ognuno con la propria ricchezza e complessità. Dalla Sicilia, Calabria, Lazio, Marche, Campania, Umbria, Veneto…dalla Catalogna, tante piccole e grandi esposizioni dei propri lavori e dei propri saperi: non solo cestai dei più vari materiali, anche intrecciatrici di carta, impagliatori di sedie, tessitori, ricamatrici di tombolo, hobbisti e non.

mani2016_062 mani2016_063 mani2016_063a

Il tempo è passato veloce, nel timore di una pioggia sempre minacciata, conoscendoci, ascoltandoci, pranzando e cenando insieme.
Quando l’atmosfera il primo giorno  ha iniziato a riscaldarsi, già Sofia, mia figlia, stava sperimentando il telaio a tavolette, sono iniziati i laboratori spontanei  e, disordinatamente, in armonia abbiamo più o meno tutti imparato l’intreccio a nodi del crino marchigiano nelle sue declinazioni diverse, tra cui la spirale, subito appresa anche da Sofia curiosa di tutto.

mani2016_064 mani2016_064a mani2016_067

In mezzo alla piazzetta circondata dal portico riempito di tutti quei manufatti è comparsa una bella damigiana ed ha avuto inizio un bel lavoro a più mani inaugurato dalla base fatta con estrema maestria e precisione da Nico. Uno dopo l’altro ci siamo alternati nell’intreccio di questo mostro di vetro…continuando, almeno io, ad imparare.

mani2016_075 mani2016_087 mani2016_089

La domenica, iniziata all’insegna di una lieve pioggerellina, ci ha poi sorpreso con una bella luce d’estate e tanta nuova energia…e così alla mia richiesta di poter comprendere l’intreccio della paniera celtica ecco che parte un nuovo apprendimento attorno a un tavolo seguita da Enzo, per ore concentrata sulle mani e sulle loro azioni e quei legni  a cui possiamo far fare molto molto, prendendo appunti, facendo foto. I curiosi che passano e guardano e poi ritornano e vogliono provare.

mani2016_089 mani2016_094 mani2016_098

E così la piazzetta si riempie di persone sedute a terra a capannelli, diventa teatro di tanti scambi, anche persone di passaggio si fermano a passare qualche tempo ad imparare l’arte antica di fare. Sofia rispiega e trasmette quello che aveva appena imparato ad altri bambini e non solo, e il tempo scivola via.
Siamo tornate a casa contente e soddisfatte. Ho trovato persone amiche generose e disponibili. Una piccola comunità che condivide una passione e che crede di doverla far conoscere  e diffondere non per lucro, ma per il bene del mondo che si allontana sempre più dalla materia che lo circonda e che quella materia non sa più manipolarla.
Ho avuto conferma che stare insieme è importante, ci si sente più forti e meno pazzi e si partecipa di un apprendimento continuo, non solo di quello che non si conosce ma anche di quello che già si sa.

Grazie!

Silvia Onofri